Fragole

La fragola è una pianta di origine europea che si trova spontanea nei nostri boschi.
Le varietà coltivate sono degli ibridi la cui produzione è iniziata verso la fine del Settecento e sono classificate in varietà a frutto piccolo e varietà a frutto grande.

La fragola appartiene alla famiglia delle Rosaceae, sottofamiglia Rosoideae, genere Fragaria. Molte sono le specie, tra cui: Fragaria chiloensis, di origine sudamericana, Fragaria virginiana, originaria del sud degli Stati Uniti e Fragaria ovalis, originaria delle Isole Kurili.
Le varietà coltivate sono quasi tutte incroci tra Fragaria chiloensis e Fragaria virginiana.

Il frutto è in realtà un falso frutto: è costituito dal ricettacolo fiorale che si accresce e si fa succulento e presenta sulla superficie dei piccoli acheni (veri frutti).
I romani erano grandi estimatori delle fragole, e a causa del loro intenso profumo, le chiamarono fragrans; da fonti storiche sappiamo che esse erano degustate in modo particolare durante le festività che venivano celebrate in onore del dio Adone; la leggenda infatti narra, che alla sua morte, Venere pianse copiose lacrime che, quando arrivarono a terra, si materializzarono in piccoli cuoricini rossi: erano nate le fragole! La fragola che siamo abituati a mangiare ai giorni nostri, ha origine molto antiche: la prima varietà coltivata risale agli inizi del Settecento in Francia. In quel periodo infatti, Frézier, un ufficiale del genio francese, fu mandato in Cile, e al suo ritorno portò con se la specie indigena di fragola da cui derivano tutte le varietà coltivate oggi.
Un giardiniere del Re Sole, che utilizzava la fragolina di bosco per scopi ornamentali, fu l’iniziatore della selezione della fragola a scopo alimentare: la necessità di ottenere frutti più grandi e meno delicati ha portato poi alla selezione di molte varietà che oggi vengono coltivate molto spesso sotto serra.

L’Italia, con 130.000 tonnellate, è uno dei principali paesi produttori di fragole. Secondo dati CSO, oggi la coltivazione di fragola in Italia è in crescita (+4% nel 2012 rispetto all’anno precedente). Oltre 80% della superficie è investita in coltura protetta e il rimanente in pieno campo; si rafforza pertanto il peso della coltura protetta, che cresce del 5% rispetto al 2011, a fronte di una sostanziale stabilità del pieno campo. In particolare si rafforza la coltivazione in tutte le aree del sud Italia. Si rafforza soprattutto la coltivazione in Basilicata (+17%), regione da cui Oro della Terra acquista la stragrande maggioranza delle fragole.

Categoria: Frutta

Proprietà nutrizionali

Ripartizione percentuale dell’energia

0.9 gr

Proteine

0.4 gr

Lipidi

5.3 gr

Carboidrati

27 kcal

Energia

TIPOLOGIE E VARIETÀ

La fragola ha origine antiche: la prima varietà venne coltivata in Francia alla fine del Settecento dopo che l’ufficiale francese Frézier, in ritorno dal Cile, aveva portato con sé la specie primitiva della fragola, genere da cui derivano tutte le varietà che vengono coltivate oggi. Fu invece un giardiniere del Re Sole, che utilizzava la fragolina di bosco per scopi ornamentali, l’iniziatore della selezione della fragola a fine alimentare: la necessità di ottenere frutti più grandi e meno delicati ha portato poi alla selezione delle varietà che oggi coltiviamo.

Sono innumerevoli le varietà di fragole diffuse nel mondo comprese tra le fragole di campo e quelle di bosco. Tra le varietà di campo Oro della Terra ha selezionato, nel tempo, numerose varietà tra cui Tudla, Payaro e Camarosa. La svolta qualitativa è avvenuta negli ultimi anni con Candonga, la fragola che attualmente esibisce il marchio Oro della Terra. Dalla forma conica e con un bel rosso brillante, Candonga è riconoscibile anche per la polpa soda e l’aroma forte e persistente grazie a un buon equilibrio di zuccheri e acidità. L’unico limite è la scarsa produzione delle singole piantine, da cui consegue una quotazione leggermente superiore alla media ma ampiamente bilanciata da una pezzatura elevata e dalla maggiore durata e qualità dei frutti. La fragola selvatica, o fragolina di bosco, originaria dell’Europa e della Siberia, cresce nei boschi, nelle radure e nei luoghi erbosi, fino a 1800 metri di altezza. In Italia è coltivata soprattutto in Trentino.


LA FRAGOLA CANDONGA 
E’ una varietà di fragola particolarmente dolce e golosa senza essere stucchevole, colorata e con un aroma molto spiccato. Ha forma elegante e dimensioni equilibrate perché l’abbondanza di polline fa sì che i frutti non deformino. Il colore è rosso deciso, la polpa consistente e croccante, il gusto dolce ed aromatico. Tutte caratteristiche che invogliano al consumo al naturale, oltre che nella macedonia, con il gelato o nell’ampio ricettario che la include come ingrediente. Dotata di produttività non elevata, Candonga è disponibile fin da febbraio e fino a maggio-giugno. Ha anche la caratteristica di superare la tradizionale elevata deperibilità del frutto, mantenendo quindi intatte le sue notevoli qualità organolettiche grazie alla capacità di mantenere a lungo freschezza e aroma. Candonga resiste naturalmente alle malattie che colpiscono le altre varietà: per questi motivi richiede pochissimi trattamenti antiparassitari, aspetto favorevole per il rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori.

Oggi prima fragola a livello nazionale per produzione, in Italia Candonga trova il clima ideale per la sua coltivazione soprattutto nel Sud Italia: nel Metapontino, in Basilicata, da dove proviene la fragola Oro della Terra, rappresenta attualmente l’80% degli impianti di fragola.

 

ORIGINE E PERIODI COMMERCIALI

Le fragole sono disponibili sul mercato da febbraio a agosto. Nel Sud d’Italia, le prime fragole si raccolgono a fine febbraio, mentre al Nord si deve aspettare i primi dieci giorni di aprile. Verso la fine di aprile, maturano le fragole a campo aperto. A grandi altitudini come in Trentino e in Alto Adige le fragole maturano più lentamente e la stagione comprende anche i mesi di Luglio ed Agosto.


IL CALENDARIO DELLA FRAGOLA

Raccolta e vendita: dal mese di febbraio al mese di settembre.

Alcune varietà di fragole danno frutti grossi una sola volta in un’unica stagione (autunno), e altre invece (varietà rifiorenti) producono frutti più piccoli dalla primavera fino all’autunno.

Tipologie di fragole Periodo commerciale
Fragole in coltivazione protetta Feb – Apr
Fragole in pieno campo Mag – Giu
Fragole in montagna Lug – Set

SCHEDA NUTRIZIONALE

Le fragole sono ricche di vitamina C: solo cinque fragole possono apportare una quantità di vitamina C pari a quella contenuta in un’arancia.
Favoriscono l’assorbimento del ferro, utile per la formazione dei globuli rossi.
Contengono, inoltre, vitamine A, B1, B2 e zuccheri, tollerati anche dalle persone con diabete.

FRUTTO AD ALTO CONTENUTO DI VITAMINA C, A BASSO CONTENUTO CALORICO, SENZA GRASSI

ALLERGENI E OGM

Glutine: le fragole non contengono glutine.
Le fragole non contengono altri allergeni identificati dal Decreto Legislativo 8 febbraio 2006, n. 114.
Le fragole Oro della Terra non hanno origine da organismi geneticamente modificati (OGM).
Può entrare nella dieta dei diabetici, perchè lo zucchero che contiene è per lo più levulosio.
Gli imballaggi e i materiali a contatto con le fragole vendute da Oro della Terra non contengono lattice di gomma.

ETICHETTA / INDICAZIONI ESTERNE

Ciascun imballaggio deve recare, in caratteri raggruppati su uno stesso lato, leggibili, indelebili e visibili dall’esterno, le indicazioni seguenti:
– nome e indirizzo dell’imballatore e/o dello speditore
– nome comune della specie se il contenuto non è visibile dall’esterno, per esempio nel caso di casse chiuse
– Paese di origine ed eventualmente zona di produzione o denominazione nazionale, regionale o locale
– Categoria

CONSERVAZIONE DOMESTICA

Le fragole sono molto delicate e facilmente deperibili.
La conservabilità delle fragole è molto scarsa ed è quindi consigliabile consumarle appena acquistate o comunque tenerle in frigorifero nello scomparto meno freddo della frutta e verdura per 2-3 giorni al massimo, meglio se chiuse in un contenitore o comunque non sovrapposte, in modo che circoli l’aria e non si ammacchino.
Prima del consumo vanno lavate attentamente, perché crescono a contatto con il terreno e possono perciò trattenere microrganismi e antiparassitari. Dopo aver lavato le fragole (evitate di tenerle a bagno), togliete la rosetta di foglie, senza strapparla, ma con un movimento di torsione.
Bisogna evitare di lavarle o di eliminarne il picciolo se non s’intende consumarle subito, condendole solo all’ultimo momento per evitare che diventino molli.

FRAGOLE E BELLEZZA

In fitoterapia la fragola è utilizzata in tutte le sue componenti: frutto, radici e foglie. Consigliata soprattutto nell’artrite gottosa, causata da un eccessivo aumento di acido urico nel sangue, la fragola può aiutare anche a sciogliere i calcoli renali ed è poi particolarmente utile agli anemici perché contiene ferro e iodio. Le sono riconosciute, infine, proprietà toniche, diuretiche e lassative, con tanti elementi nutritivi e poche calorie. Una cura di fragole per tutta la stagione estiva, che consiste nel consumo di 300-500 grammi al giorno di frutti, si può rivelare molto vantaggiosa.
La fragola è inoltre ricca di sostanze antiossidanti: insieme a mirtilli, cavoli verdi, e prugne nere, si trova in cima alla scala ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity), che quantifica il contenuto di sostanze antiossidanti in base alla capacità di un alimento di mantenerci giovani.
La fragola può essere impiegata perfino come maschera di bellezza per dare freschezza e tonicità alla pelle. Ecco qualche applicazione pratica di questa pianta. Negli attacchi di gotta: far bollire per dieci minuti da 30 a 60 grammi di radice secca in un litro d’ acqua, lasciar macerare per un paio d’ ore, filtrare e berne più tazze al giorno. Le stesse indicazioni valgono per sciogliere i calcoli. Come antidiarroico: 50 grammi di radici e foglie in un litro d’acqua, far bollire e filtrare, enteroclisma tiepido per qualche giorno. Come tonico sul viso: va schiacciata, applicata e mantenuta da una garza sul viso per dieci minuti, poi si fa un risciacquo con acqua di rosa.
In particolare, la fragola è ottima per detergere le pelli grasse, impure e i pori dilatati. Si schiacciano tre fragole, le si unisce allo yogurt, applicando sul viso con movimenti circolatori e lasciando in posa 20 minuti. I semi faranno anche un leggerissimo scrub, cioè un effetto defoliante e purificante della pelle!

Ecco alcuni possibili trattamenti di bellezza da realizzare in casa.

1. SCRUB DELICATO: consente di eliminare le cellule morte dal viso. Il trattamento può essere effettuato utilizzando due fragole ben mature unite a quattro cucchiai di farina di riso. Il tutto va mescolato aggiungendo anche un po’ d’acqua per renderlo più omogeneo. Il composto così ottenuto può essere applicato sul viso. Strofinare bene per qualche minuto, quindi risciacquare.

2. MASCHERA DECONGESTIONANTE: prendere tre grandi fragole rosse, lavarle e schiacciarle. Applicare la polpa sul viso e tenerla per circa 15 minuti, avendo cura di risciacquare il viso con acqua tiepida. Questo trattamento consente di eliminare i rossori sul viso.

3. CONTRO LA PELLE GRASSA: per contrastare gli in estetismi della pelle grassa è possibile preparare in casa una semplice maschera, frullando tre cucchiai di fragole, con un cucchiaio di latte, mezzo albume a neve, un pizzico di bicarbonato ed un po’ di amido. Il composto va applicato sul viso e tenuto per 15 minuti circa. Sciacquare bene al termine del trattamento.

4. IDRATANTE PER LE MANI: schiacciare in una terrina cinque grandi fragole, unendovi tre cucchiai di olio di germe di grano. Con questo composto, strofinare le mani l’una con l’altra per circa 10 minuti. Lo sfregamento deve esser fatto con movimenti circolari che partendo dal polso arrivano fino alla punta delle dita. Si consiglia di ripetere questo trattamento due volte circa la settimana.