Frutta in guscio

Per prima cosa è bene fare la differenza tra la frutta secca in cui la peculiarità è la componente glucidica e la frutta secca ricca di lipidi. Nel primo caso si tratta di frutta con una componente glucidica elevata, mentre la componente di grassi è quasi assente, nel secondo caso è esattamente l’inverso.

La frutta secca ricca di zuccheri è rappresentata da: mele, banane, fichi, ananas, cocco, albicocche, papaya, uvetta, tutti frutti essiccati in modo naturale, l’acqua evapora e lascia lo spazio a una concentrazione di zucchero. La frutta in guscio, detta anche frutta secca lipidica, comprende sia frutti veri e propri sia i semi di alcune piante e i legumi, nel caso delle arachidi. E’ diffusa in tutto il mondo ed in Italia ha una lunga tradizione che comprende noci, mandorle, nocciole, pinoli, pistacchi e, tra la frutta importata, le arachidi.

La frutta secca è un alimento energetico, ad alto contenuto calorico, ricca di sali minerali, quindi adattissima per gli sportivi e come snack per i giovani. I dati nutrizionali indicati si riferiscono ai fichi secchi.

Categoria: Frutta

Proprietà nutrizionali

Ripartizione percentuale dell’energia

10.5 gr

Proteine

57.7 gr

Lipidi

5.5 gr

Carboidrati

582 kcal

Energia

MANDORLE

Il mandorlo (Amygdalus communis L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee. Originaria del continente asiatico, è attualmente diffusa in tutto il bacino mediterraneo. Furono i fenici che la introdussero in Sicilia. La mandorla è il frutto del mandorlo. È una drupa ovoidale con una superficie verde, talvolta coperta da peluria; il guscio, legnoso e poroso, contiene al suo interno uno o due semi ricoperti da una sottile pellicola talvolta liscia talvolta rugosa.
Alla specie Amygdalus communis appartengono tre tipi di mandorla:
DOLCE CON GUSCIO DURO, cioè la mandorla sativa, con seme dolce e guscio duro che comprende la maggior parte delle specie coltivate;
DOLCE CON GUSCIO TENERO, cioè la mandorla fragilis, con seme dolce e guscio fragile;
AMARA, cioè la mandorla con seme amaro, per la presenza di amigdalina, utilizzata nell’industria.
Le mandorle possono essere raccolte fresche nei mesi di aprile e maggio prima che il guscio sia lignificato oppure, semifresche, nei mesi di luglio e agosto. Le mandorle fresche sono reperibili durante tutto l’anno. Dopo che le mandorle sono state raccolte, prima di poter essere commercializzate sono sottoposte a svariati processi: smallatura, essiccazione, sgusciatura, pelatura, selezione e calibratura. In passato, molte di queste operazioni erano effettuate manualmente, ma oggi esistono macchinari che permettono lavorazioni molto più veloci e accurate.

PISTACCHIO

La pianta del pistacchio (Pistacia vera) appartiene alla famiglia delle Anacardiaceae. Il pistacchio è un albero di piccole dimensioni, originario del Medio Oriente; è coltivato nel bacino del Mediterraneo, ma i maggiori produttori sono Iran, Afghanistan, Turchia e Stati Uniti (California).In Cina il pistacchio viene anche chiamato “il seme felice”, mentre in Iran viene chiamato “il seme che sorride”; è uno dei due semi con guscio che vengono nominati nella Bibbia. Il frutto del pistacchio è un frutto secco dal caratteristico colore verde ed è racchiuso in un guscio rigido dall’aspetto legnoso; in commercio si possono trovare freschi oppure tostati e, oltre ad essere consumati direttamente, si prestano per la preparazione di altri alimenti, tra cui i gelati.
Il pistacchio è indicato per chi si mette a dieta; infatti contenendo una buona percentuale di fibre e proteine ed essendo molto nutriente, è in grado di calmare a lungo l’appetito permettendo così di mangiare meno durante il pasto che ne segue. Come tutta la frutta secca il pistacchio è in grado di favorire l’abbassamento della percentuale di colesterolo nel sangue riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari; infatti la maggior parte dei grassi contenuti nei pistacchi sono monoinsaturi, che a differenza dei grassi saturi contenuti nelle carni rosse, hanno effetti benefici sul fronte della riduzione del colesterolo “cattivo” (LDL).

NOCCIOLE

Il nocciolo Corylus avellana) è una pianta originaria dell’Asia minore appartenente alla famiglia delle Betulacee. Le nocciole sono il frutto del nocciolo e crescono in gruppi di due o tre sui rametti della pianta. Il seme, cioè la nocciola vera e propria, è racchiuso da un guscio legnoso a sua volta ricoperto da una membrana di colore verde. Gli antichi romani donavano le nocciole per augurare la felicità, mentre in Francia, durante l’Ancien Régime, si regalavano agli sposi come simbolo di fecondità.
Il nocciolo è coltivato in Asia minore e in molti Paesi europei, tra cui l’Italia, dove trova ottime condizioni ambientali e vanta una lunga tradizione con produzioni di alta qualità. Nel nostro paese sono prodotte soprattutto in Campania, nel Lazio e in Piemonte, dove la nocciola Tonda Gentile delle Langhe vanta la certificazione I.G.P. ed è molto utilizzata dalle industrie dolciarie. Altre varietà molto note sono la Tonda Gentile Romana (Lazio), la San Giovanni e la Tonda di Giffoni (Campania), le Nocciole dei Nebrodi e delle Madonie (Sicilia) e la Tonda Calabrese (Calabria).

NOCI

Le noci sono alleate del cuore grazie alla presenza di grassi polinsaturi, compresi gli Omega 3, che abbassano il colesterolo e alzano quello buono (HDL). La vitamina B6 contenuta nel frutto aiuta a superare la sindrome premestruale. Per immagazzinare le sostanze nutritive mangiane almeno 3 al giorno. Le noci sono perfette per mantenere basso il colesterolo e per perdere peso e sono un alimento molto sano e fortemente raccomandato per gli sportivi, amico del cuore, utile nel combattere lo stress, la fatica e la stanchezza.

PINOLI

I pinoli sono i frutti ottenuti da Pinus pinea. Sono altamente nutrienti e ricchi di proteine, di calcio, di fosforo, di vitamina A e sono costituiti per il 50% da lipidi. Come il resto della frutta secca anche i pinoli sono molto calorici ed hanno circa 600 calorie per 100 grammi. sono utilizzati nella preparazione di piatti dolci e salati, classico é l’abbinamento con l’uvetta; i pinoli sono ottimi sulle insalate, con il pesto, le salse, il pane incluso quello alla frutta ed i dessert. Un pinolo pesa in media 0,2 grammi, quindi 10 grammi di pinoli corrispondono a circa 50 pinoli.

ARACHIDI

L’arachide (Arachis hypogaea L.) è una pianta di origini sudamericane probabilmente proveniente dal Brasile della classe delle Dicotyledonae e dell’ordine delle Leguminosae. Cresce nel sottosuolo e i suoi fiori, dopo la fecondazione, si allungano e si introducono nel terreno dove crescono e raggiungono la maturazione. Attualmente le zone di maggior produzione sono il continente africano e quello asiatico. In Europa è coltivata in Grecia, Spagna e Italia; nel nostro paese la produzione iniziò nel 1870 in provincia di Alessandria e ha avuto alterne fortune, raggiunse l’apice agli inizi degli anni Sessanta per poi declinare lentamente. Attualmente è piuttosto scarsa e le regioni interessate sono praticamente solo due: il Veneto e la Campania. Il fabbisogno della comunità europea è quasi interamente coperto da importazioni extra-comunitarie. Il frutto dell’arachide, noto anche come nocciolina americana, pistacchio di terra o spagnoletta, contiene due o tre semi di forma ovale ricoperti da una pellicola di colore rossiccio. A seconda delle varie specie, si ottengono semi dalle dimensioni diverse; i frutti di maggiore dimensione sono sfruttati per produrre le noccioline tostate e quelle dolci mentre i frutti più piccoli sono utilizzati per la produzione dell’olio e del burro di arachidi.

Le noccioline tostate
Terminata la raccolta, le arachidi sono seccate al sole e, successivamente, tostate. Il gusto delle arachidi può avere un’intensità più o meno marcata a seconda di quanto forte è stata la tostatura. LE arachidi Oro della Terra sono reperibili con o senza guscio, salate e no. La salatura aumenta decisamente l’appetibilità del prodotto e si corre il rischio di un consumo eccessivo. Dalla macinazione delle arachidi tostate si ottiene una pasta astringente che attraverso opportune aggiunte di zucchero e di oli vegetali si trasforma nel burro di arachidi, un prodotto che è nutrizionalmente simile all’olio di oliva.

L’OFFERTA DI FRUTTA IN GUSCIO DI ORO DELLA TERRA

L’assortimento di Oro della Terra comprende frutta in guscio tradizionale e confezionata, tra cui:

Noci delle migliori provenienze nazionali ed estere: Sorrento, Francia, California, Argentina e Cile
Arachidi in sacchi e in piccole confezioni, anche tostate e salate
Pistacchi in sacchi e in piccole confezioni
Mandorle in guscio in sacchi
Mandorle sgusciate in sacchi e in piccole confezioni
Mandorle pelate in sacchi e in piccole confezioni
Nocciole in guscio tostate in sacchi
Nocciole sgusciate tostate in sacchi e in piccole confezioni
Pinoli in sacchi da 1 kg e in piccole confezioni
Semi di zucca in sacchi e in piccole confezioni
Semi di zucca salati in piccole confezioni
Semi di girasole decorticati in piccole confezioni
Frutta in guscio mista in piccole confezioni

ARGOMENTI DI VENDITA

PERCHÉ SOLO A NATALE?
A Natale il successo della frutta in guscio conosce il suo picco massimo. Ciononostante, trovare la frutta in guscio Oro della Terra nei negozi non è un problema: è sempre in vendita. Bisogna però imparare a consumarla durante l’intero anno: l’abitudine di sgranocchiarla dopo i pasti non è corretta perché, data la sua ricchezza in sostanze nutritive, essa appesantisce la digestione dando un surplus di calorie. La si dovrebbe consumare mescolandola ai primi o ai secondi piatti oppure al mattino come colazione o come spuntino. Tutta la frutta secca è altamente digeribile e se consumata a colazione o come spuntino, grazie al suo alto contenuto di fibre, aiuta la funzionalità intestinale. E’ ideale per gli sportivi, come fonte di energia di pronto utilizzo, specie nei periodi di allenamento. Inoltre, la frutta in guscio è alla base di molti dolci tradizionali ed è ottima per preparare gelati, facendo sì che esistano numerose e gustose ricette che ci permettono di mangiarla in tanti modi per tutto l’anno. Un’idea sana potrebbe essere quella di utilizzare la frutta in guscio per guarnire dolci da gustare a colazione

FRUTTA IN GUSCIO E GELATO
La grande tradizione della frutta in guscio italiana trova una piena esaltazione nel gelato artigianale, che possiamo preparare anche a casa con noci, nocciole, mandorle e pistacchi,

COLESTEROLO “BUONO” (HDL) E COLESTEROLO “CATTIVO” (LDL)
Mandorle e noci sono ricchissime di oli di alta qualità (acido oleico e acido linoleico) che contribuiscono ad aumentare il colesterolo “buono” (HDL) e a ridurre quello “cattivo” (LDL). Le noci sono alleate del cuore grazie alla presenza di polinsaturi, compresi gli Omega 3, abbassano il colesterolo e alzano quello buono (HDL). Venti grammi di noci al giorno sono sufficienti.

SFATIAMO UNA CREDENZA: NON E’ VERO CHE LA FRUTTA IN GUSCIO FA INGRASSARE!
La frutta in guscio  è poco contemplata nella dieta perché ritenuta, a torto, ingrassante. In effetti, la frutta in guscio è ricchissima di grassi e quindi di calorie (da 500 a oltre 600 kcal per 100 grammi) ed il suo potere nutritivo così elevato le rende un alimento con indice di sazietà piuttosto basso, sebbene maggiore rispetto ad altre fonti di grassi come gli oli, la maionese e il burro. Ma noci, nocciole, mandorle, pinoli, pistacchi sono interessanti alimenti proteici vegetali e fonti di acidi grassi essenziali omega 3 e 6. Inoltre, non tutti i grassi sono uguali: i grassi della frutta in guscio sono in prevalenza mono e polinsaturi e quindi benefici per la salute delle arterie. Consumare ogni giorno una piccola razione di frutta in guscio può essere molto utile per una buona salute, perché è fonte di nutrienti essenziali per la dieta quotidiana. Le alte concentrazioni di minerali, acidi grassi e amminoacidi li rendono assolutamente insostituibili.
Riviste scientifiche internazionali da tempo scrivono che chi mangia frutta in guscio, ovviamente al naturale, non salate, zuccherate, caramellate, ha meno rischi di incorrere in sovrappeso e obesità. La rivista “Journal of American College of Nutrition” ha pubblicato una ricerca, condotta su oltre 13.000 persone, che ha messo in luce che coloro che consumano frutta in guscio di ogni tipo non solo hanno minori probabilità di incorrere in malattie cardiache e diabete di tipo 2, ma sono più magri, presentano meno obesità addominale e hanno un più basso indice di massa corporea (IMC o BMI) rispetto a chi non ne mangia. La frutta in guscio è vivamente consigliata per le persone che svolgono un lavoro prevalentemente intellettuale e stressante ma anche per chi svolge lavori fisicamente intensi e per gli sportivi. Infatti, la frutta in guscio è una ricca fonte di energia e di minerali, tra cui il magnesio. L’elevato contenuto calorico la rende un alimento consigliato per studenti ed atleti. Il contenuto di fosforo, inoltre, è di grande importanza nel metabolismo cerebrale.
Naturalmente bisogna consumarne la quantità giusta: 20 grammi quotidiani sono la razione ideale, che fornisce circa 120 kcal e ne fa un ottimo sostituto al dolce.
Quindi la frutta secca non va aggiunta al pasto ma deve sostituire altri alimenti come carne rossa, dolci, cioccolato, in modo da mantenere un equilibrato apporto calorico. Si può consumare insieme a frutta come mele o pere, in modo da mantenere comunque un soddisfacente grado di sazietà.

QUALITÀ NUTRIZIONALI ELEVATE
Le noci, per esempio, sono una delle rare fonti di acido alfa-linolenico (ALA), un acido grasso essenziale, appartenente alla famiglia degli omega 3, che dobbiamo necessariamente assumere con l’alimentazione che contribuisce al contollo del tasso di colesterolo nel sangue.
Alcuni tipi di frutta in guscio sono buone fonti di vitamina E, che funge da protettrice contro l’irrancidimento dei grassi insaturi presenti all’interno di questi alimenti.
Sebbene la frutta in guscio abbia un buon contenuto di proteine, essa non ne è una buona fonte, ad esclusione della vitamina E. Infatti, anche se 100 grammi di frutta secca contengono quantità discrete di proteine e di alcuni minerali e vitamine, bisogna considerare che la porzione consigliata non supera i 20 grammi al giorno (100 grammi di frutta secca apportano in media 600 kcal), di conseguenza ridimensionando molto le quantità di proteine, vitamine e minerali assumibili, di fatto, da questi alimenti.

LA FRUTTA IN GUSCIO E’ FONTE DI FIBRE

FRUTTA IN GUSCIO PER STARE IN FORMA
Per gli sportivi, la frutta in guscio è un ottimo integratore energetico. Per esempio, le mandorle: ne bastano tre al giorno per avere una buona dose di sostanze nutritive.

LE MANDORLE IN CUCINA
A livello culinario le mandorle sono un alimento estremamente versatile; sono infatti usate sia per la preparazione di portate dolci sia per quella di piatti salati.  Sono numerose le specialità dolciarie che utilizzano le mandorle: biscotti come i Cantucci toscani, creme, croccanti, dolci come per esempio il marzapane o il biancomangiare che è preparato anche in versione salata, torroni, ecc. Esistono anche bevande a base di mandorle, come il latte di mandorla e l’orzata. Le mandorle devono essere sgusciate con l’aiuto di uno schiaccianoci. Per la maggior parte delle preparazioni è necessario anche spellarle: l’operazione diventa molto più semplice se si immergono per pochi minuti in acqua bollente.Per sminuzzarle, si può utilizzare un frullatore accendendolo e spegnendolo a intermittenza, senza esagerare altrimenti si otterrà una poltiglia oleosa. Se le si utilizza per una torta, si possono tritare insieme a un cucchiaino della farina che si utilizzerà in seguito, per evitare la separazione dell’olio.

LE ARACHIDI IN CUCINA La cucina del nostro Paese utilizza le arachidi soprattutto nelle preparazioni di piatti dolci mentre in altri Paesi è possibile trovarle anche come ingrediente di piatti salati, come avviene frequentemente nell’Estremo Oriente; uno dei piatti più noti è senz’altro il Pad Thai, un tipico piatto della cucina thailandese. Infatti il gusto intenso delle arachidi permette di sfruttarle come ottimo insaporitore di pietanze senza correre il rischio di eccedere dal punto di vista calorico.

I PINOLI E IL PESTO GENOVESE Il basilico è l’ingrediente principale del pesto genovese e trova nei pinoli un alleato importante per esaltare il suo aroma. Vi suggeriamo la ricetta classica del pesto genovese secondo lo standard del Consorzio del Pesto Genovese. Gli ingredienti indicati sono sufficienti per condire 600 grammi di pasta. A Genova hanno alcuni tipi di pasta speciali che si abbinano perfettamente al pesto, come le trofie, le trenette, i fazzoletti di seta (specie di lasagne di semola) ma quasi tutta la pasta di semola sia corta sia lunga, spaghetti inclusi, può essere condita con il pesto genovese. Vediamo ora gli ingredienti necessari.
Basilico – 50 grammi di foglioline di basilico.
Olio extravergine di oliva – mezzo bicchiere
Formaggio grattugiato – sei cucchiai da cucina di Parmigiano Reggiano e due di Pecorino
Aglio – due spicchi
Pinoli – un cucchiaio da cucina colmo, corrispondente a circa 10 grammi di pinoli o, se abbiamo pazienza di contarli, a 50 pinoli.
Sale grosso – qualche grano
Il basilico deve essere giovane e fresco per mantenere integro sapore ed aroma, perché foglie di basilico più maturo a provenienti da piante già spigate hanno un sapore molto intenso con forti sentori di menta. Quanto all’olio extra-vergine d’oliva è necessario un chiarimento importante. L’olio extra-vergine della Liguria è delicatissimo, con odore tenue e sapore soave: grazie a queste caratteristiche non sopravanza gli aromi e i sapori più forti degli altri ingredienti del pesto genovese ma li affina e li lega tra loro senza sopraffarli. Quindi, consigliamo di evitare oli extra-vergini troppo forti, con sapore o colore troppo intensi o molto fruttati. Naturalmente, altri tipi di oli al di fuori dell’extra-vergine d’oliva non vanno presi in considerazione. Di burro o margarina, poi, nemmeno parlarne. I pinoli devono essere freschi, consistenti, aromatici. Possibilmente prodotti nell’area mediterranea. I formaggi devono appartenere alle tipologie DOP “Parmigiano Reggiano” o “Grana Padano” e alla tipologia “Pecorino” del tipo romano, toscano, sardo o siciliano.
Per preparare il pesto genovese, seguiremo i consigli del Consorzio del Pesto Genovese. Per fare il vero pesto genovese occorrono un mortaio di marmo e un pestello di legno. Iniziamo mettendo nel mortaio l’aglio, che deve essere dolce per non prevalere pur facendosi sentire nel sottofondo, e il sale grosso. A questo punto, vanno gradatamente aggiunte le foglioline di basilico e si inizia con un movimento rotatorio e prolungato a pestarle nel mortaio. Gli esperti del Consorzio ricordano che gli oli essenziali del basilico sono conservati nelle venuzze delle foglie e che per ottenere il miglior gusto non bisogna pestare gravemente ma ruotare leggermente il pestello in modo da stracciare le foglioline senza tranciarle. Quando il basilico stilerà un liquido verde brillante sarà il momento di aggiungere i pinoli, che ammorbidiranno e amalgameranno la salsa regalandole quel bouquet gentile che fa da contrasto all’aglio. Qui si potranno aggiungere i formaggi: Parmigiano Reggiano e pecorino, entrambi DOP, adeguatamente stagionati. Ed infine l’olio extravergine d’oliva. Un’ultima raccomandazione del Consorzio: la lavorazione deve avvenire a temperatura ambiente e deve terminare nel minor tempo possibile per evitare l’ossidazione del composto: se questo accade, il segnale è il colore, che vira verso il verde scuro o nero. Qualcuno più frettoloso usa anche il frullatore. E’ possibile, sebbene la migliore soluzione sia quella tradizionale. Se decideste di usare il frullatore, ricordate comunque di rispettare l’entrata degli ingredienti secondo l’ordine della ricetta tradizionale.

ALLERGENI E OGM

Glutine: la frutta in guscio non contiene glutine.
La frutta in guscio è identificata come allergene dal Decreto Legislativo 8 febbraio 2006, n. 114.
La frutta in guscio Oro della Terra non contiene anidride solforosa in quantità superiore a 10 ppm (mg/kg).La frutta in guscio fornita da Oro della Terra non ha origine da organismi geneticamente modificati (OGM).
Gli imballaggi e i materiali a contatto con  la frutta in guscio venduta da Oro della Terra non contengono lattice di gomma.

CONTENUTO NUTRIZIONALE

MANDORLE
Le mandorle possono essere considerate come una buona fonte dei cosiddetti grassi “buoni”, considerato che più dell’80% di calorie apportate da questo alimento sono fornite da lipidi, per la maggior parte monoinsaturi, di magnesio e di vitamina E. Sono ricche di fibre e minerali. Le mandorle sono anche un’ottima fonte di magnesio e vitamina E e sono il tipo di frutta secca con il più elevato contenuto di fibre.

PISTACCHI
Il pistacchio ha una discreta presenza di minerali, tra cui calcio, fosforo, potassio, ferro, zinco, magnesio, manganese, fluoro e rame. Per quanto riguarda le vitamine, possiede la vitamina A, varie vitamine del gruppo B utili per il metabolismo (B1, B2, B3, B5, B6), la vitamina C e la vitamina E. La presenza di grassi insaturi e polinsaturi le permette di controllare i livelli di colesterolo del sangue. Il pistacchio contiene anche polifenoli con proprietà antiossidanti e isoflavoni. L’arginina, l’acido aspartico e l’acido glutammico sono gli aminoacidi presenti in maggior quantità, a seguire troviamo la fenilalanina, la serina e la valina.

NOCCIOLE
Come tutta la frutta secca, anche le nocciole sono un cibo dall’alta componente lipidica; i grassi in esse contenuti sono perlopiù monoinsaturi. Il loro indice di sazietà è molto basso per cui, non essendo un alimento particolarmente ipocalorico, è consigliabile consumarle con moderazione.

ARACHIDI
Contengono il resveratrolo una sostanza presente anche nel vino rosso che combatte i radicali liberi. Sono un’ottima fonte di proteine per i vegetariani e si prestano ad integrare l’apporto proteico, per esempio tritandole in aggiunta alla panatura.

NOCI
Oltre a sostanze utili come grassi, proteine e fibre, le noci sono ricche di vitamine e minerali. Contengono quantità utili di vitamina E, un antiossidante che neutralizza i radicali liberi e impedisce loro di attaccare le cellule sane, di acido folico, importante  per prevenire concentrazioni elevate di omocisteina, che è un aminoacido presente nel sangue e rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiache, e di magnesio. Le noci inoltre contengono una serie di altre sostanze benefiche come fitostenoli, fitoestrogeni e altri fitonutrienti che possono contribuire alla salute cardiaca.

ABBINAMENTI DELLA FRUTTA IN GUSCIO

NOCI
Le noci si abbinano bene al formaggio. Si possono aggiungere tritate nell’insalata, sugli spinaci o sulla carne oppure sulla ricotta per condire la pasta. Le noci si accompagnano bene con il miele. I vini più adatti per le noci sono il novello o un rosso tipo Schiava. Tra i formaggi, quelli più indicati sono il Gorgonzola, specie il tipo più fresco, il Brie ed il mascarpone.
PISTACCHI
I pistacchi trovano un buon abbinamento con i salumi. Per esempio, si possono tritare con prosciutto cotto per ottenere un pesto particolarmente gustoso con cui condire la pasta. Inoltre, uno degli usi più comuni del pistacchio è quello di inserirlo nell’impasto per la preparazione della mortadella.

NOCCIOLE
Le nocciole si abbinano al cioccolato fondente e possono essere consumate con formaggi come il caprino, il formaggio di capra e il Brie, in molti casi anche affiancando pere per un contrasto di sicuro effetto. Le nocciole si accompagnano bene con il miele e trovano un ottimo abbinamento con il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano e il Trentingrana.. Tra i vini, i più indicati sono i passiti, il Moscato, la Malvasia, il Recioto.

MANDORLE
Le mandorle si accompagnano bene con il miele. Tra i formaggi, possono affiancarsi a tomini e altri formaggi freschi bianchi. Tra i vini, i più indicati sono i passiti, il Moscato, la Malvasia, il Recioto. Le mandorle in scaglie possono completare numerosissime preparazioni, come le carni bianche, il crème caramel, il budino al cioccolato.

ETICHETTA E INDICAZIONI ESTERNE

Frutta in guscio sfusa
Ciascun imballaggio reca, in caratteri raggruppati su uno stesso lato, leggibili, indelebili e visibili dall’esterno, le indicazioni seguenti: Paese di origine ed eventualmente zona di produzione o denominazione nazionale, regionale o locale. Tale informazione va riportata anche sui documenti di trasporto.

Frutta in guscio pre-confezionata
Ogni confezione deve contenere la denominazione di vendita, cioè l’indicazione del tipo di frutta, la quantità netta, il termine minimo di conservazione, la identificazione dell’impresa, la sede dello stabilimento, il numero di lotto, le modalità di conservazione, il luogo di origine.

NORME DI COMMERCIALIZZAZIONE

La frutta in guscio non è soggetta a norme specifiche di commercializzazione, ma solo alla norma generale comunitaria, che prevede caratteristiche minime di qualità e di maturazione.

Norme di riferimento
Regolamento CE n. 543/2011
Norme di qualità UNECE:
Noci DDP-01 e DDP-02
Nocciole DDP-03 e DDP-04
Pistacchi DDP-09 e DDP-10
Pinoli DDP-12
Mandorle DDP-06, DDP-18 e DDP-21

ORIGINE E PERIODI COMMERCIALI

La frutta in guscio è disponibile tutto l’anno grazie alla buona conservabilità e a volte alla presenza di numerose aree di produzione che contribuiscono ad un’offerta completa.

NOCCIOLE
Le nocciole completano la loro maturazione nel periodo che va dalla seconda metà del mese di agosto alla prima metà del mese di settembre. le nocciole Oro della Terra sono reperibili sul mercato per tutto il corso dell’anno, con o senza guscio, confezionate oppure sfuse o tritate (granella di nocciole).

NOCI
Le noci sono raccolte alla fine dell’estate e sottoposte a lavorazione, che comprende queste fasi:
– smallatura, per evitare l’annerimento del guscio;
– lavaggio, per eliminare ogni residuo del mallo;
– essiccazione graduale allo scopo di abbassare l’umidità al 4-5%;
– selezione, calibratura e confezionamento.
Dopo il lavaggio, è possibile procedere alla sbiancatura con anidride solforosa per rendere i gherigli chiari e puliti.Oro della Terra distribuisce noci delle migliori provenienze nazionali ed estere: Sorrento, Francia, California, Argentina e Cile. Nei paesi dell’America Latina la raccolta avviene alla fine del nostro inverno, quindi possiamo avere noci freschissime anche in primavera.

MANDORLE
Le mandorle possono essere raccolte fresche nei mesi di aprile e maggio prima che il guscio sia lignificato oppure, semifresche, nei mesi di luglio e agosto. Oro della Terra distribuisce mandorle nazionali e californiane.

PISTACCHI
I pistacchi sono raccolti a fine estate. Dopo la raccolta il frutto mediante sfregamento meccanico viene separato dal mallo, l’involucro coriaceo che lo ricopre ed asciugato per alcuni giorni al sole o in impianti industriali. Si ottiene così il pistacchio in guscio, conservato in ambienti bui, freschi ed asciutti prima della vendita. Il pistacchio pronto per la vendita ha un’umidità del 4%-5%.

CONSERVAZIONE DOMESTICA

NOCCIOLE
Le nocciole fresche deperiscono molto in fretta, specialmente se prive del guscio; è consigliabile quindi consumarle abbastanza velocemente evitando l’esposizione alla luce e all’umidità. Le nocciole prive di guscio possono essere eventualmente conservate in frigo; quelle con il guscio invece possono essere conservate a temperatura ambiente purché in luogo asciutto. La conservazione delle nocciole congelate può protrarsi anche per diversi mesi. Per togliere la pellicina che ricopre le nocciole fresche si può metterle in forno e poi, appena asciutte, strofinarle con un panno. Le nocciole sgusciate vendute in confezioni sottovuoto o in contenitori sigillati  garantiscono una maggiore conservazione della freschezza.

NOCI
Le noci provviste di guscio si possono conservare per almeno cinque mesi, in contenitori o sacchetti di carta, lontano dalla luce e in luoghi freschi e asciutti. Le noci sgusciate si possono conservare in frigorifero per anche due mesi, in contenitori di vetro chiusi ermeticamente.

MANDORLE
Le mandorle col guscio si conservano a temperatura ambiente per un mese. Sgusciate, vanno rinchiuse in un barattolo ermetico, riposte in un luogo fresco e asciutto e consumate entro breve tempo, perché deperiscono facilmente.

ARACHIDI
A temperatura ambiente le arachidi si conservano per sei mesi in guscio, per quattro sgusciate.

PISTACCHI
I pistacchi si possono conservare in un contenitore a chiusura ermetica al riparo dall’umidità, preferibilmente in frigorifero; se non sono sgusciati si mantengono fino a sei mesi.

FRUTTA IN GUSCIO E BELLEZZA

La frutta in guscio offre numerose soluzioni per la bellezza, specie grazie agli oli essenziali che se ne possono ottenere. L’olio di mandorla, ricavato dalla spremitura dei semi delle mandorle del tipo dolce, è un prodotto  normalmente usato in campo cosmetico come lenitivo ed emolliente, ma può essere anche utilizzato come alimento dalle proprietà lassative. L’olio al mallo di noce, che si estrae dalla macerazione del mallo, contiene elevate quantità di juglone che è antisettico e cheratinizzante, favorisce cioè il rinnovo delle cellule della pelle. Secondo test-it, può essere usato come abbronzante in quanto è capace di stimolare la produzione di melanina. Inoltre possiede una quantità di acidi grassi insaturi e di vitamine che ne fa una sorta di filtro naturale contro i raggi solari, paragonabile a un fattore di protezione 2-3, adatto quindi a pelli già abbronzate.

PER GLI SPORTIVI

Le arachidi sono adatte agli sportivi perchè sono le più zuccherine tra la frutta in guscio.
Le mandorle sono un ottimo integratore energetico, ne bastano tre al giorno per avere una buona dose di sostanze nutritive.
Le noci sono un alimento ottimo per tutti gli sportivi perché contengono arginina, sostanza che ha la capacità di dilatare i vasi sanguigni favorendo la circolazione di sangue nei muscoli.
Le nocciole sono altamente energetiche e digeribili, adattissime ai bambini e agli sportivi per spuntini sani ed energetici.

IGIENE E SICUREZZA (HACCP)

La frutta in guscio è soggetta a malattie parassitarie e fungine, queste ultime dovute soprattutto ad elevata umidità in fase di raccolta e conservazione. La rischiosità della frutta in guscio per il pericolo chimico è medio-alta secondo la tabella che segue (indice Oro della Terra):
Mandorle 2,0/3,0 MEDIO
Nocciole 1,9/3,0 MEDIO
Noci 2,4/3,0 ALTO
Oro della terra analizza annualmente la frutta in guscio distribuita e controlla la merce per verificare l’assenza di parassiti o muffe, che possono generare micotossine, Un pratico controllo sensoriale verifica che la frutta in guscio abbia buon sapore e senza frutti rancidi. Per le mandorle si verifica anche che non ci siano mandorle amare sopra il 3%.
Il guscio scuro, nero è un altro difetto. Per prevenire questo difetto, spesso la frutta in guscio è trattata con anidride solforosa (E220). La frutta in guscio Oro della Terra non contiene anidride solforosa in quantità superiore a 10 ppm (mg/kg).