FINOCCHI

Il finocchio (Foeniculum vulgare Mill.) è una pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere). Il finocchio si presenta con un bulbo carnoso, chiamato grumolo, di colore bianco o verde chiaro, formato dalle guaine fogliari situate a livello basale, che si chiudono compatte una sull’altra e sono attaccate a un fusto conico molto corto che è situato al livello del terreno. Il finocchio selvatico è una pianta spontanea, perenne, dal fusto ramificato, alta fino a 2 metri. Il finocchio coltivato (o dolce) è una pianta annuale o biennale, che raggiunge i 60-80 cm di altezza. Il finocchio “dolce” è coltivato per la produzione del “grumolo”, che è la parte commestibile e che costituisce la parte basale delle foglie, spessa, bianca e carnosa, dal sapore dolce e meno pungente del finocchietto selvatico. Del finocchio selvatico si utilizzano le foglie e i frutti, che comunemente sono definiti erroneamente “semi”. Ha un sapore simile a quello dell’anice e per questo motivo è spesso utilizzato per insaporire i cibi.

TIPOLOGIE E VARIETA’

Esistono due specie di finocchio: – quello dolce, di cui si consuma la grossa guaina a grumolo bianco, che si sviluppa alla base. La raccolta è solitamente eseguita in giornate asciutte e prima che le gemme che si trovano tra le guaine fogliari s’ingrossino. In pratica il grumolo del finocchio cresce a livello del terreno: una tecnica diffusa in molti impianti è la rincalzatura, cioè la copertura del grumolo con terreno che lo protegge dal freddo e preserva le guaine esterne dall’inverdimento, mantenendole bianche e rendendole più croccanti e tenere. Al momento della raccolta si può estirpare e recidere il fittone (la radice) oppure tagliare la pianta a livello del terreno. Le principali varietà coltivate nelle Marche sono le seguenti: Mars, Marzio, Orbit, Orion, Rondo, Serpico, Solaris, Victorio. La comune distinzione tra finocchio femmina e maschio è solo formale: il primo è di forma allungata e il secondo tondeggiante. Il cosiddetto finocchio maschio, più apprezzato sotto l’aspetto merceologico perché meno fibroso e più carnoso, si ottiene grazie al concorso di fattori ambientali associati alla tecnica colturale – il finocchietto selvatico (detto anche amaro o semplicemente selvatico), di cui si utilizzano soprattutto i germogli o le foglioline aromatizzanti. Il finocchio selvatico ha foglie che ricordano il fieno (da cui il nome foeniculum), di colore verde e produce in estate ombrelle di piccoli fiori gialli. Seguono i frutti (acheni), prima verdi e poi grigiastri. Del finocchio selvatico si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti (impropriamente chiamati “semi”).

ORIGINE E PERIODI COMMERCIALI

La produzione di finocchio è soprattutto diffusa in Puglia e Campania. I finocchi Oro della Terra sono commercializzati secondo questo calendario commerciale:

Origine Periodo
Puglia Nov – Dic
Abruzzo Ago – Dic
Campania (Battipaglia) Dic – Apr
Campania (Agro Nocerino) Apr – Ago
Marche Set – Nov e Apr – Mag
Finocchio di Loreto Ott – Nov

SCHEDA NUTRIZIONALE

Il grumolo del finocchio contiene una buona percentuale di acqua (93%), proteine (1%), carboidrati (1%), Sono inoltre presenti potassio, sodio, calcio e fosforo, vitamina A, B, C, D, E e acido folico. Contiene oli essenziali che lo rendono molto diuretico e digestivo. Inoltre stimola l’appetito. Per la sua proprietà digestiva il finocchio è consigliato a fine pasto. Inoltre, può essere utile masticarlo per pulire denti e gengive.

ORTAGGIO FONTE DI POTASSIO E VITAMINA C, A BASSO CONTENUTO CALORICO, SENZA GRASSI E SODIO

ALLERGENI E OGM

Glutine: i finocchi non contengono glutine. I finocchi non contengono altri allergeni identificati dal Decreto Legislativo 8 febbraio 2006, n. 114. I finocchi forniti da Oro della Terra non hanno origine da organismi geneticamente modificati (OGM). Gli imballaggi e i materiali a contatto con i prodotti venduti da Oro della Terra non contengono lattice di gomma.

ETICHETTA / INDICAZIONI ESTERNE

Ciascun imballaggio contenente finocchi deve recare, in caratteri raggruppati su uno stesso lato, leggibili, indelebili e visibili dall’esterno, le indicazioni del Paese di origine ed eventualmente la zona di produzione o denominazione nazionale, regionale o locale.

CONSERVAZIONE DOMESTICA

Il finocchio grezzo, cioè appena raccolto senza particolare mondatura, si conserva a +0 / + 1.0 °C per un periodo variabile tra 2 e 4 settimane.
A temperatura ambiente, con condizioni di circa 20 °C e un’umidità relativa di 60%, i finocchi si conservano per 2-3 giorni.

FINOCCHI E BELLEZZA

Il finocchio è privo di grassi ed è utile per chi cerca di ritrovare la linea e vuole arricchire la propria dieta alimentare con l’aiuto di ortaggi. E’ consigliato nelle diete dimagranti poiché poverissimo di calorie. Il finocchio abbonda in sali minerali, specie in potassio. Un’altra virtù del finocchio è la ricchezza in fibra, ottima per le attività intestinali e per le diete dimagranti. Una tisana fatta con i semi di finocchio è molto efficace nel trattamento di gonfiori addominali da aerofagia.

COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO

Per 100 gr di prodotto

Parte edibile
59 %
 
Acqua
93,2 gr
 
Proteine
1,2 gr
 
Lipidi
tr gr
 
Colesterolo
0 mg
 
Carboidrati disponibili
1 gr
 
Amido
0 gr
 
Zuccheri solubili
1 gr
 
Fibra Totale
2,2 gr
 
Fibra solubile
0,25 gr
 
Fibra insolubile
1,97 gr
 
Alcol
0 gr
 
Energia
9 kcal
 
Energia
36 kJ
 
Sodio
4 mg
 
Potassio
394 mg
 
Ferro
0,4 mg
 
Calcio
45 mg
 
Fosforo
39 mg
 
Tiamina
0,02 mg
 
Niacina
0,5 mg
 
Vitamina A retinolo eq.
2 µg
 
Vitamina C
12 mg
 
Fonte:
INRAN